22 Mar Superciuk vive ancora
Uno spettro si aggira per Genova
Di notte confonde i suoi effluvi tra gli afrori alcolici della movida, di giorno si mimetizza tra chi si occupa del futuro della città.
Nei mesi scorsi a qualcuno era parso di intravvedere tra i vicoli una mantellina rossa o una figura con un fiasco di vino in mano affacciata alla torre del Ducale, ma era stato preso per matto, visionario o nostalgico allarmista in una città, si sa, già ben più insicura, degradata e indecorosa di cinquanta o sessant’anni fa.
Ma anche se i più scettici si ostinano a non credere, oggi alcuni si fanno sospettosi, molti sono assaliti dal dubbio e altri iniziano a ravvedersi.
Infatti, il 20 marzo scorso Il Secolo XIX on line, noto e amato quotidiano genovese, nella pagina di Genova titola: “Sì alla multa a chi rovista nei cassonetti. Ma non se ha fame” e poco sotto “Stipendi troppo bassi, a Genova Sindaco e Giunta tentano la strada dell’aumento”.
Un senso di inquietudine e di allarme attanaglia i più miserevoli, i loro scellerati simpatizzanti o quelli che costruiscono le loro fortune con la solidarietà a pagamento.
Nel suo rifugio segreto in qualche parte dell’universo, Ezechiele Bluff, tra un sorso di barbera e l’altro, sogghigna soddisfatto, anche se si chiede dove prenderanno duecento euro le persone che per sopravvivere frugano nei bidoni dell’immondizia. In fondo non importa, intanto le non piccole spese delle procedure di recupero crediti per le multe non pagate le sosterranno i cittadini.
Come si dice: stucco e pittura fanno bella figura.
Tremate! Lo spirito di Superciuk vive ancora.
Per il gruppo TNT
Nicola Gay
Danilo De Luise
Superciuk è un vecchio personaggio dei fumetti, creato da Max Bunker per l’albo Alan Ford negli anni 70. A San Marcellino non lo abbiamo dimenticato perché una sua immagine è appesa come monito in uno degli uffici.
