8 Marzo: Giornata Internazionale delle Donne

Foto ONU; Donne UN nelle Americhe e nei Caraibi Immagine digitale: United Nations: https://www.un.org/en/observances/womens-day

8 Marzo: Giornata Internazionale delle Donne

L’8 marzo non è un giorno di festa, non lo è mai stato.
La Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, sin dal primo momento in cui è stata istituita (USA, 1909), rende ben visibili alcune fra le più grandi spaccature della nostra società e richiama così la collettività ad una presa di coscienza, esortando alla riflessione su temi di enorme rilevanza, molto cari all’Associazione San Marcellino: i diritti, le disuguaglianze, le politiche di esclusione, l’esigenza di un contrasto attivo all’indifferenza e alla marginalizzazione.
L’oppressione femminile non è solamente un brutto ricordo ma un fatto quanto mai attuale, basti pensare al mondo del lavoro; le statistiche parlano chiaro e mostrano che il tasso di occupazione femminile italiano è il più basso dell’Unione Europea e che nel nostro paese le donne, a parità di mansione e anzianità, percepiscono stipendi significativamente inferiori a quelli degli uomini, soprattutto nel settore privato (Eurostat, 2023).
Il gender gap non dipende solo da una discriminazione consapevole ma anche e soprattutto da una serie di norme e convenzioni sociali, espressione di retaggi passati scarsamente problematizzati, che impongono come modello di organizzazione sociale d’elezione quello fondato sulla “legge del padre”, ossia sul dominio dell’uomo all’interno della struttura familiare e sull’istituzionalizzazione di tale superiorità, estesa a macchia d’olio a tutti i livelli sociali e politici (Doyle, 2021).
La nostra Associazione si è interrogata nel tempo – e tuttora lo fa – sugli aspetti di maggior criticità legati alle disuguaglianze di genere presenti nella nostra società, in riferimento, nello specifico, alle persone in condizione di senza dimora. Per questa ragione nei primi anni 2000 nasceva la “Treccia”, una struttura di accoglienza riservata esclusivamente alle donne, per le quali ancora non esisteva, nella nostra città, un servizio specifico dedicato. Nel corso del tempo, osservando e rileggendo le diverse esperienze in ottica trasformativa, si è visto che i vissuti di convivenza descritti dagli ospiti come maggiormente positivi erano quelli condotti all’interno delle strutture miste come Archivolto prima e Crocicchio poi, ragion per cui, a partire dal 2020 si decise di fondere la “Treccia” e il “Boschetto” – i cui locali erano confinanti ma separati – e di trasformarli in una comunità unica ad utenza mista, operando successivamente la stessa trasformazione all’interno della comunità “Il Ponte”, già progettato al suo nascere come struttura mista ma mai utilizzata come tale.
Dopo anni di crescita e di evoluzione, la pandemia da Covid-19 ha inferto un duro colpo alla nostra realtà e ai nostri servizi. In aderenza alle prescrizioni sanitarie sono stati ridotti i posti letto in Prima Accoglienza e le donne sono state dirottate in altre strutture.
Cogliamo oggi l’occasione per annunciare che finalmente, nel prossimo aprile, l’Archivolto riprenderà la sua attività a pieno ritmo e a piena capienza, verrà pertanto ripristinato il servizio di accoglienza notturna femminile.
È l’8 marzo 2024 e la nostra società è ancora profondamente intrisa di antiche retoriche paternalistiche e di logiche ottusamente patriarcali. Riteniamo che questa giornata possa essere una buona occasione per riflettere intorno all’urgenza di un’opera di de-costruzione di tutti quegli schemi che apprendiamo inconsapevolmente e che inevitabilmente condizionano la nostra visione del mondo e ci conducono a compiere sterili generalizzazioni e iper-semplificazioni della realtà, che nella maggior parte dei casi si traducono in atti di discriminazione e di esclusione. Un modello di organizzazione sociale che fa del genere un dispositivo di potere e che limita le libertà individuali non è ciò che una società può ammettere per dirsi civile (Butler, 2013).
Parafrasando Gino Strada, finchè i diritti umani saranno di alcune persone ma non di tutte, continueremo a chiamarli privilegi.
     Elisa Ferrera e Gessica Rinaldi
     Operatrici Archivolto e Crocicchio
Bibliografia
●Butler, J. (2013) Questione di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità. Laterza, Roma-Bari.
●Doyle, J. (2021) Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne. Tlon, Città di Castello.
●Eurostat (2023) Employment and activity by sex and age-quarterly data. https://ec.europa.eu/…/lfsi_emp_q…/default/table…
📷 Foto UN; Donne UN nelle Americhe e nei Caraibi. Esperti di vivai e beneficiari di un progetto di UN Women in El Salvador, dove lavorano in un vivaio sperimentale per poter coltivare le proprie piante.
(
Immagine digitale: United Nations https://www.un.org/en/observances/womens-day)


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